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Come vendere di più alla mia lista?

Come vendere di più alla mia lista?

Come vendere di più alla mia lista?

Ecco come aumentare la produttività da subito

 
In questo articolo indichiamo una delle strategie a lungo termine per vendere di più alla lista di contatti.

Domanda n°6:

Come vendere di più alla mia lista?

  • Vuoi aumentare la produttività?
  • Senti di non ottenere il massimo dalla tua lista clienti?
  • Sei preoccupato perché a fronte di tanto lavoro ottieni poco?
La produttività è un vero problema per molti venditori.
Ad un alto numero di contatti realizzati corrisponde spesso solo un piccolo numero di acquisti.
Non è un enorme spreco di risorse?
Per risorse, intendo:
  • tempo
  • energie
  • attenzione
  • denaro
Per questo motivo, occorre rendere maggiormente produttivo il nostro prezioso tempo.
Chiediamoci, quindi:
  • da quanto tempo facciamo i venditori?
  • con quante persone siamo entrati in contatto?
Difficile da sapere, vero? Proviamo a fare un calcolo approssimativo: quante persone contattiamo mediamente ogni giorno? Qualsiasi sia il canale: email, telefono o visite personali.
Moltiplichiamo il numero delle persone contattate per le settimane, mesi e anni di attività e otterremo un numero (indicativo) impressionante di contatti che dovremmo avere in lista.
Abbiamo la lista che contiene tutti i contatti realizzati in questi anni?
Certo, alcuni non erano interessati e interessanti e li abbiamo scartati. Ma, gli altri contatti, li abbiamo tutti in lista?
 
Perché dovremmo avere in lista i non-clienti? Ovvero, tutti coloro che non hanno accettato la nostra proposta?
Vediamolo insieme.
 

Crea un lista di non-clienti

 
Guardare ai nostri clienti è la chiave per far crescere il nostro business. Ma, questa è solo una parte dell’equazione. Occorre guardare anche verso i non-clienti.
I non-clienti sono una vasta risorsa di informazioni utili per la nostra crescita.
Ci affidiamo a Marc Sniukas per esplodere questo concetto.
Marc Sniukas suddivide i non-clienti in tre gruppi:
  1. i “prossimi clienti“. Utilizzano servizi e prodotti simili ai nostri. Sono sempre alla ricerca di condizioni e funzionalità migliori. Sono i più vicini ai nostri clienti attivi.
  2. i “refrattari“. Non utilizzano i nostri servizi e prodotti perché trovano “inaccettabili” le condizioni. Probabilmente, potrebbero acquistare ma non alle condizioni attuali.
  3. i non-clienti “inesplorati“. Sono lontani dal nostro tradizionale segmento di mercato. Vengono abitualmente ignorati perché non ne vale la pena. Oppure, perché più adatti per altri canali di vendita.
Ecco alcune domande di strategiche da considerare per ognuno dei tre gruppi:
 
1. i “prossimi clienti“.
  • Perché dovrebbero cambiare e scegliere noi?
  • Cosa li motiva?
  • Quali sono i loro criteri?
  • Cosa stanno cercando?
  • Quali sono le loro esigenze e le loro aspettative?
2. i “refrattari“.
  • Perché rifiutano la nostra proposta?
  • Come la nostra proposta potrebbe attrarli maggiormente?
3. i non-clienti “inesplorati“.
  • Perché sono stati ignorati fino ad ora?
  • Quali di questi hanno le stesse esigenze e aspettative dei nostri clienti?
  • Quali aspetti della nostra proposta potrebbe raggiungerli?
 
La gestione della lista rientra nell’elemento produttività del nostro Sales Business Model Canvas.
Ogni giorno dedichiamo del tempo alla prospezione, vero?
Perché non tenerne traccia, quindi?
Una lista ben organizzata aumenterebbe molto i nostri ricavi e la nostra marginalità.
 

Le basi della produttività per vendere di più alla lista

Con questo articolo proponiamo di suddividere la nostra pipeline in quattro differenti liste.
  1. La prima lista conterrà tutti coloro che ancora non abbiamo contattato. Sono gli “inesplorati“. Per prima cosa, puliremo la lista dai profili non in linea con il nostro business. Non vogliamo usare il nostro tempo per coloro che non sono nel binario giusto. Sarà sufficiente fare qualche ricerca e prepararci anzitempo per evitare di sprecare risorse.
  2. La seconda lista conterrà tutti coloro che stanno “incubando” la nostra proposta. La percentuale rispetto al totale in lista può variare molto in base al settore. Per mia esperienza la percentuale si aggira intorno all’85% dei contatti. Contattiamo costantemente i contatti in lista e documentiamone gli esiti.
  3. La terza lista conterrà tutti coloro che sono “caldi“. Parlo di coloro che stanno ancora valutando ma che non sono pronti a procedere oltre. La percentuale, a mio avviso, si aggira intorno al 12% del totale dei contatti in lista. Questi contatti sono il target giusto ma non rispondono come vorremmo. Anche in questo caso, contattiamoli regolarmente e documentiamo gli esiti. Comunichiamo regolarmente con loro? Cosa comunicare? Sicuramente apprezzerebbero contenuti che li intrattengano, li ispirino e li informino. Come comunicare? Contattiamoli nei forum di settore, presso i social che frequentano o per email. Ma non rinunciamo a inviare loro lettere o materiale cartaceo (visto che lo fa Google…).
  4. La quarta lista conterrà i contatti che sono “pronti” a passare allo step successivo. Il passo successivo potrebbe essere un appuntamento o un acquisto. Dipende dal processo che stiamo seguendo. Presidiamo il contatto presente in questa lista. Confermiamo l’eventuale appuntamento con cadenza regolare. Questi sono i “prossimi clienti” e restano facilmente nella memoria di ogni venditore. Questi rappresentano solo una piccola parte della lista totale dei contatti: il 3%.
 
Le percentuali potrebbero cambiare in base al settore o alla zona.
Resta comunque il fatto che la gran parte dei concorrenti si concentra solo sul primo 3% della lista.
Grave errore. Ma, meglio per noi.
Le opportunità più consistenti sono nel 97% restante. Non facciamo l’errore di dimenticarci di loro solo perché non hanno acquistato subito. Spesso non viene tenuta traccia di questi contatti se non per brevissimo tempo.
Sul 97% dei contatti non viene svolta alcuna attività che li aiuti a progredire nella pipeline. Per quale motivo? Questo perché non ci viene insegnato a farlo. Oppure, perché lo riteniamo che non ne valga la pena.
Alcuni potrebbero diventare “pronti” grazie ad un po’ più di cura nei loro confronti. Non è necessario impiegare molto tempo. Potremmo ricorrere a processi automatizzati che continuino a erogare contenuti a intervalli regolari.
Questo processo “educativo” ci permette di essere sempre presenti nella mente del cliente e vendere di più alla nostra lista.
A questo scopo abbiamo creato il Nurturing Canvas.
Nurturing-Canvas
Nurturing Canvas

Puoi trovare il Nurturing Canvas cliccando qui

Utilizziamo il Nurturing Canvas per riscaldare il cliente.

Perché dovremmo interessarci di chi non è interessato a noi?
La domanda corretta è: perché il contatto non è interessato a noi?
Un buon motivo potrebbe essere il timing. Perché la nostra proposta non risolve problemi urgenti.
Oppure perché il Buyer ritiene di non aver necessità della nostra proposta. Sarà caldo solo quando il “non risolvere il problema” sarà troppo costoso per lui.
Come abbiamo detto in altri articoli, il Buyer ha le sue abitudini.
Le abitudini del contatto sono il nostro più grande ostacolo.
Ma le abitudini sono anche il nostro più grande alleato.
 

“Le abitudini del cliente fanno bene al nostro Sales Business Model”

 
Come si cristallizzano le abitudini?
 
Questa è un’altra storia e la racconteremo presto.

 


HOMEWORK

La domanda iniziale dalla quale abbiamo iniziato era: come vendere di più alla mia lista?
Siamo pronti per fare il check-up della nostra lista?
Una buona diagnosi ci aiuterà misurare la natura della nostra lista.
Prendiamo il nostro quaderno Ninja e rispondiamo alle seguenti domande:

  • Da dove provengono i contatti? (referral process, website, cold calling, mkt, etc)
  • Quale percentuale converto per ogni tipo di provenienza dei contatti?
  • Quante telefonate devo fare per chiudere (per tipo di provenienza di contatto)?
  • Quanto impiego a chiudere la vendita dal primo contatto?
  • Per tipo di cliente, indica perché acquista da te.
  • Per tipo di cliente, indica perché NON acquista da te.
  • Quanto tempo dedichi alla prospezione ogni settimana?
  • Quanto tempo impieghi alla pianificazione della prospezione?
  • Quanti nuovi clienti diventano assidui?
  • Quanto influiscono i ricavi derivanti dai nuovi clienti ogni anno?
  • Quale segmento è più profittevole e quale segmento lo è di meno?
  • C’è un particolare servizio che attira i clienti?
  • Qual è la media degli ordini di un nuovo cliente?
  • Qual è il ricavo di un nuovo cliente?
  • Nei 3 anni precedenti quali ricavi hai generato dalla prospezione?
  • Il cliente DEVE acquistare o è discrezionale?
  • Quale opzione decidono di non acquistare?
  • Un cliente che conquisti è un cliente perso per il concorrente?
  • Acquistare per il Buyer è una decisione impegnativa?
  • Quanti clienti provengono dal referral process?
  • Quali sono i criteri dei clienti che vengono dal referral process?
  • Quanti clienti acquistano nuove referenze?
  • Acquistare da te che impatto finanziario ha sul cliente?
  • La decisione di acquisto deriva da un’opportunità o dal prevenire un problema?
  • Quando, il cliente, parla di costi?
  • Quanto è lunga mediamente la vita di un cliente?
  • La maggioranza dei clienti acquistano più volte prodotti simili?
  • Quale servizio post-vendita piace al cliente?
  • Hai posizionato i tuoi prodotti in base a una scala di valore?
  • Come profili il cliente e come ti aiuta in prospezione?

Nel prossimo articolo esamineremo il settimo [Argomento FAQ] – Risposte a 9 domande sulla Vendita – 7 di 9

Buon lavoro e stay tuned

Alessandro

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